IL PONTE SULL'ARCOBALENO

Proprio alle soglie del Paradiso esiste un luogo chiamato il Ponte dell’Arcobaleno. Quando muore un animale che ci è stato particolarmente vicino sulla terra, quella creatura va al Ponte dell’Arcobaleno. Ci sono prati e colline perché tutti i nostri amici speciali possano correre e giocare insieme. C’è abbondanza di cibo, acqua e tanto sole, e i nostri amici non hanno freddo e stanno bene assieme. Tutti gli animali che erano stati ammalati e vecchi sono restituiti alla salute e al vigore; quelli che erano stati feriti e mutilati sono nuovamente resi sani e forti, proprio come li ricordiamo nei nostri sogni di un tempo. Gli animali sono felici, eccetto che per una piccola cosa: ognuno di loro sente la mancanza di una persona speciale, che ha dovuto essere lasciata indietro. Tutti corrono e giocano assieme, ma viene il giorno in cui uno di loro improvvisamente si ferma e guarda lontano. I suoi occhi brillanti fissano intenti; il suo corpo è preso da un tremito. D’improvviso egli inizia a correre staccandosi dal gruppo, quasi volando sopra l’erba verde, le sue zampe lo portano a correre sempre più veloce. Tu sei stato scorto e quando tu e il tuo amico speciale alla fine vi ricongiungete, vi stringete l’un l’altro in un abbraccio di gioia, per non lasciarvi più. Baci di felicità piovono sul tuo viso; le tue mani accarezzano di nuovo il capo del tuo amico tanto amato e ancora una volta guardi nei suoi occhi fiduciosi, che tanto tempo fa erano spariti dalla tua vita, ma mai dal tuo cuore. Poi, insieme, attraversate il Ponte dell’Arcobaleno.

 




I Maliusinky's ritratti da Maleo

Sogno un castello fatato dove sono sicura che un giorno ci ritroveremo tutti e giocheremo sereni come quando la nostra avventura è iniziata. In quel castello saremo di nuovo insieme, Nadya e Gianni con i nostri Spitz e potremo vivere felici e liberi senza più paura che qualcuno possa lasciarci perchè sarà per sempre...
Nadya

GELSOMINO Ufo Star Aus Spielzeugschachtel

Sei stato il compagno della nostra vita per 12 anni. Sei venuto con noi in capo al mondo, sempre pronto a rallegrare ogni situazione, sia di lavoro o divertimento con le tue mossette, quando tra le mie braccia te ne sei andato, pensavo di non riuscire a sopportarlo. Non sapevo che il destino aveva per me in serbo un'altra prova ben più devastante e dolorosa. In ogni Spitzino che nasce rivedo te, qualcosa del tuo essere prepotentemente mio. Ora, e chi non crede è pregato di non giudicare, penso che siate insieme in quel giardino, Spitz e "padrone" confortandovi a vicenda, vigilando su di me e su quello che è rimasto della nostra famiglia, e... aspettandomi!

MALIUSINKY'S STELLA DI FUOCO
 
Stella era (questo verbo imperfetto mi trova ancora incredula) una delle mie cagnoline predilette. Quando lei se ne è andata tra le mie braccia, dopo aver vissuto di fianco a me tutte le vicessitudini della vita per 9 lunghi anni, ho scoperto di poter ancora soffrire acutamente... se il dolore ci tocca da vicino tanto da cambiarci tutta la vita in un attimo rimaniamo per lungo tempo anestetizzati da esso... gli eventi ci scivolano addosso come in un film e  pensiamo di essere diventati indenni alla sofferenza... e invece mi sono ritrovata dopo anni a sentirmi di nuovo lacerare il cuore quando lei mi ha lasciata. Stella era fantastica, quello che per eccellenza si può definire cane da compagnia, presente in ogni ora della giornata. Lei era bellissima, una miniatura appunto rossa come il fuoco ma troppo piccola per expo, un kilo di peso, per questo non fu mai esposta, avendo già abbondantemente vinto il BIS del mio cuore. Ricordarla adesso mi riempe l'animo di dolore ma anche di gioia per tutto quello che mi ha dato. Aveva una particolarità, unica, di saper contare le portate, sempre presente ai pranzi ufficiali o no se ne stava tranquilla nel suo cestino fino a che arrivava la frutta... allora si scatenava sapeva modulare delle tonalità così imploranti e convicenti per mendicare un qualsiasi pezzettino di pesca o di pera... Per scherzo avevo provato a invertire l'ordine dei fattori: niente da fare, Stella sapeva benissimo (anche se era alta un soldo di cacio da terra e non poteva vedere cosa accadeva sulla tavola) quando arrivava la frutta e la reclamava con toni così suggestivi da impressionare l'ospite ignaro non a conoscenza delle sue doti di commediante. Aveva degli occhi così espressivi, spergiurava che sarebbe svenuta subito senza un chicco d'uva o una fragola che ovviamente riusciva ad ottenere senza molto sforzo... Per lungo tempo dopo che se ne è andata ho evitato la frutta al termine dal pranzo e ancora adesso essa ha un'altro sapore per me. Spero tanto che là dove è adesso la mia Stellina, su quel ponte magico dell'arcobaleno dove ci ritroveremo un giorno, abbia a disposizione ogni giorno un cestino di primizie!! Ciao piccolina, è retorico dire che non ti dimenticherò mai, ma non ho altre parole...
CORY Corinna del Prezioso 06/04/2005

Per tutti quelli che nei 16 lunghi anni di vita mi hanno donato una carezza...
Adesso sto col mio padrone nei verdi pascoli dove non esiste ne dolore ne abbandono ma ringrazio chi mi ha amato e apprezzato anche se non sono stata una Campionessa da Ring, certa che nel loro cuore avevo un piccolo posto anche io...
E' stato dolce sapere questa cosa e addormentarmi con la mano di Nadya sopra i miei occhi...